In lista d’attesa vi sono 266 persone, di cui 138 di #Mirandola (gli utenti possono fare domanda su più strutture e in via preventiva rispetto alla necessità assistenziale).
I medesimi dati quindi non rappresentano il totale delle esigenze inevase.
I posti letto sono 104 di cui 87 convenzionati e 17 (definiti altri) a libero mercato.
Sono rispettati i parametri regionali di posti letto per abitante ma la realtà, come dice Rosita Campioni, è tale da non soddisfare la domanda che oltretutto è in aumento. Chi non trova risposte a Mirandola si rivolge ad altrestrutture(prevalentemente #Ostiglia, #Gonzaga, #Schivenoglia e #Ficarolo), tra l’altro, regolamentate da parametri diversi in quanto assoggettate a leggi regionali diverse dalle emiliano-romagnole.

Nessun privato, sino ad ora, ha ritenuto conveniente investire a Mirandola nel settore, quasi a dire che il servizio pubblico in fondo è sufficiente.
Che fare quindi per migliorare l’offerta di posti letto? Ammesso che ci fossero le risorse per ampliare o realizzare ex novo una struttura, il problema rimarrebbe nell’ordinaria gestione che assorbirebbe molto personale.

I correttivi al momento sembrano essere:

– provare ad aumentare la disponibilità della Regione a farsi carico del continuo invecchiamento della popolazione e quindi aumentare il numero di posti letto finanziati per abitanti (modificare la parametrazione); allineare la legge regionale ai requisiti più flessibili già previsti nelle regioni limitrofe;

– convenzionare una parte di posti letto in una eventuale nuova struttura privata che,appartenendo però alla libera iniziativa imprenditoriale, non dipende dal pubblico se non per le autorizzazioni; anche in questo caso occorre destinare maggiori risorse.

Alberto Bergamini – delegato delle Lista civica +Mirandola