San Felice – Tanti auguri Afro!
SAN FELICE: AFRO MANFREDINI HA SPENTO 100 CANDELINE
San Felice festeggia un nuovo centenario. Afro Manfredini ha infatti spento 100 candeline il 7 ottobre al centro diurno di Massa Finalese, dove trascorre le sue giornate.
Con lui c’erano un rappresentante dell’Amministrazione comunale di San Felice, che ha portato gli auguri della comunità, Roberta Ghedini, segretaria dello Spi Cgil di San Felice, le inservienti, gli altri ospiti della struttura e i bersaglieri della sezione di San Felice sul Panaro e di Finale Emilia.
Afro, originario di Ravarino, si è trasferito a Rivara nel 1955 in occasione delle nozze con Giuseppina Maccaferri, la moglie scomparsa nel 2008. Dal matrimonio sono nati due figli: Lucio e Maura. Quest’ultima si prende cura del padre e lo accudisce, nelle ore che Afro trascorre nella sua abitazione sanfeliciana.
Manfredini ha iniziato a lavorare molto giovane in campagna per poi trascorre gran parte della vita lavorativa come operaio in un’azienda di San Felice. A 19 anni ha preso parte alla seconda guerra mondiale. Arruolato nel corpo dei bersaglieri, proprio come il padre ferito nella prima guerra mondiale, è stato inviato sul fronte africano. Catturato dagli inglesi, ha trascorso sei anni in prigionia in Africa, prima di poter tornare a casa. Per il rientro in Italia, lui e altri prigionieri hanno dovuto attendere un ulteriore anno dopo la fine della guerra, perché il Governo italiano non inviava mezzi per recuperarli. La grande passione della sua vita è sempre stata la pesca. A 85 anni, in sella alla sua Vespa 50, se ne andava intrepido a pescare nel Mantovano, nel Ferrarese, nel Reggiano, anche molto lontano da casa. Afro è ancora lucido e ricorda con nitidezza gli anni della guerra e della prigionia. Ha conservato un grande appetito, mangia praticamente di tutto e non assume farmaci. Il segreto della sua longevità va forse ricercato nei geni familiari: Manfredini ha una zia paterna morta a 106 anni e due sorelle viventi entrambe 90enni.