Mirandola – Intervista di Viviana Bruschi al sindaco Alberto Greco
Dal Resto del Carlino di questa mattina:
“Si è dimesso ieri il sindaco di Mirandola Alberto Greco dal ruolo di presidente dell’Unione Area Nord, dopo il recesso del Comune a fine giugno. “Era un passaggio obbligato dopo l’uscita di Mirandola” dichiara.
Stasera, nel corso del Consiglio dell’Unione, che sarà presieduto dalla vice presidente Lisa Luppi, sindaco di Cavezzo, sarà formalizzato l’atto.
Inizia così il cosiddetto periodo di ‘vacazione’ e a fine agosto sarà nominato il nuovo presidente. Non si esclude che possa trattarsi della stessa attuale vice presidente Luppi.
Sindaco Greco, perché non ha atteso questa sera per rassegnare le dimissioni?
“Per facilitare il percorso del Consiglio, che altrimenti sarebbe stato interrotto dopo la lettura dell’atto, e si sarebbe perso tempo. Così invece la ‘vacazione’ è già coperta dalla vice. Mi auguro che l’elezione del nuovo presidente sia più rapida dei tre mesi impiegati in precedenza per eleggere il sottoscritto”. Qualche pentimento per Mirandolexit?
“Nessuno, anzi. Sono tornato da una settimana di vacanza in Trentino e un consigliere del posto mi raccontava dello scioglimento della loro Unione. Inutile continuare su questa strada, poche sono quelle che funzionano. Troppe le criticità, le spese, la burocrazia, e spesso a carico di un solo Comune”.
Meglio le fusioni, il passaggio successivo alle Unioni come indicato dalla Regione?
“Nemmeno per idea. C’è ancora troppo campanilismo e se dei nove iniziali Comuni dell’Area Nord, ora otto, solo Mirandola e San Prospero hanno conferito tutti i servizi, si potrà mai pensare che un Comune rinunci a qualcosa di suo per fondersi in uno più grande o in altri Comuni? La politica deve fare i conti con la realtà. La strada migliore è sicuramente quella delle convenzioni tra Comuni, funzionano e non danno problemi”.
Ne farete?
“Prima dell’Unione erano già attive, oggi potremmo pensare di stipularne per il controllo del territorio, considerato che Cavezzo e Finale non hanno mai conferito le loro Municipali in Unione”.
Con il recesso, Mirandola però ha perso la leadership, non trova?
“Mirandola è sempre Comune capofila, è il capoluogo della Bassa modenese. A Mirandola hanno sede l’ospedale, la Fondazione, la Scuola di Musica…. E’ il Comune più grande. Dopo il recesso, il Comune si riporterà a casa il personale confluito in Unione, un’ottantina di persone compresi i nostri più o meno 24 agenti di polizia locale. Tanto per evidenziare la stranezza dell’Unione Area Nord, il sindaco di Concordia Luca Prandini gestisce, in qualità di assessore alle Risorse Finanziarie dell’Unione, il servizio Ragioneria, che Concordia non ha mai conferito. Prandini gestisce, ma ancora per poco, le Ragionerie degli otto Comuni, di Mirandola, e in più la sua in autonomia”.
Il ‘traghettatore’, il dottor Maurizio Pellizzer, che ha il ruolo di portare Mirandola fuori dall’Unione a che punto è? “Sta lavorando sodo, sta già analizzando numerosi atti, e ha già preso in considerazione numerosi aspetti. A fine ottobre ci sarà una prima verifica”.”
Viviana Bruschi
giorgio
Il concetto fondamentale rimane sempre lo stesso: cercare soluzioni ai problemi con competenza e capacità, buon senso e volontà di arrivare ad accordi onestamente desiderati, credere convintamente alla collaborazione e non all’incivile abbandono del leale confronto. Il dialogo tra ‘persone’ che non sono animate da queste verità diventa vano, fuorviante, sterile e tristemente inutile.
30 Luglio 2020