Mirandola – Il museo della Città nell’Aula Santa Maria Maddalena
Mirandola – Il museo della Città nell’Aula Santa Maria Maddalena
“La valorizzazione dei beni culturali costituisce una voce imprescindibile del rilancio turistico, civico e commerciale della città di Mirandola. Ebbene, a mio parere, oggi ci sono le condizioni per tentare di far rientrare almeno parte del patrimonio artistico cittadino del Museo della città e per creare nuovi spazi per incontri ed eventi in centro storico ora che, per qualche anno, la sala del Foyer del Teatro sarà chiusa per l’avvio imminente dei lavori di restauro dell’edificio.
Com’è noto, quel patrimonio di dipinti, quadreria, ritratti e oggetti della Famiglia Pico che era conservato presso il Museo della città del Castello dei Pico, dopo il sisma del 2012, ha trovato ricovero presso il Palazzo ducale di Sassuolo. Il suo recupero costituisce una tappa fondamentale del percorso di rinascita urbana e di restituzione alla città della piena vivibilità del centro storico. Almeno una parte dei beni potrebbe trovare una degna sede in uno spazio che è già in affitto del Comune e che si è recentemente liberato.
Negli ultimi cinque anni, infatti, l’Aula di Santa Maria Maddalena è stata utilizzata per attività di culto nel centro storico. Nel settembre dell’anno scorso, però, finalmente è stato riaperto il Duomo di Mirandola e, quindi, per l’Aula si può cominciare a pensare a una diversa destinazione.
Ne propongo un duplice utilizzo: innanzitutto si può cominciare a far rientrare nell’ Aula, sotto la supervisione e in collaborazione con la Soprintendenza competente, parte del patrimonio artistico del Museo della città; poi, si possono creare le condizioni logistico-operative affinchè l’Aula divenga anche spazio adibito a incontri, attività ed eventi culturali, magari intrecciati con l’esposizione del patrimonio artistico e a mostre temporanee.
Insomma, si potrebbe fare dell’Aula un luogo di interesse culturale e turistico a vantaggio del centro storico, comprese le sue attività commerciali, e della città nel suo complesso. L’Aula, infatti, ha già un sistema di allarme fatto impiantare dal Comune. Gli ulteriori lavori necessari a renderla fruibile in questa sua doppia veste potrebbero essere finanziati cogliendo le opportunità che la legislazione regionale mette a disposizione delle Amministrazioni locali ( ad es. L. R. 37/94) per la rivitalizzazione dei centri storici e attraverso l’eventuale accesso ai fondi europei e l’auspicabile coinvolgimento di sponsor territoriali.
Insomma, le condizioni ci sono, si tratta solo di volerle concretizzare.”
Alessandra Mantovani
Ubaldo Chiarotti
Concordo al 100% l’idea di riattivare un museo temporaneo in attesa del restauro del castello, mi sembra ottima. Prima rientrano le nostre opere d’arte e prima le scuole potranno organizzare visite guidate al nostro patrimonio culturale.
6 Febbraio 2020Consiglierei anche un impegno per ottenere il ritorno a Mirandola dell’archivio notarile mirandolese, finito “temporaneamente” a Modena all’Archivio di Stato a causa di infiltrazioni d’acqua dal tetto del locale mirandolese dove esso era sistemato sino agli anni ’90. In quell’archivio è conservata la memoria storica ufficiale della nostra CITTÀ. Sarebbe auspicabile un impegno comune di maggioranza e minoranza del Consiglio Comunale per ottenere il rientro di tutto ciò che fa parte della nostra storia.