L’Aceto Balsamico di Mirandola è Dop.

L’Aceto Balsamico di Mirandola è Dop.

30 Luglio 2022 0

MIRANDOLA: MIRANDOLA: L’ACETAIA COMUNALE DIVENTA DOP

Importante riconoscimento per l’Acetaia Comunale di Mirandola. Originariamente collocata all’interno del Castello cittadino, ed ora ospitata nella Corte Manfredi di proprietà della Famiglia Accorsi-Budri, ha ottenuto questa mattina la certificazione Dop. Con tale riconoscimento sarà possibile, a breve, apporre il cartello “Terra di Balsamico” alle porte della Città dei Pico.

Con tale investitura, avvenuta nella giornata di Venerdì 29 Luglio alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Selena De Biaggi, di Sabrina Rebecchi per il Ceas, Giuseppe Prandini (Gestore dell’Acetaia di Mirandola), Mascia Camurri (Consigliere della Consorteria di Spilamberto) e del Gran Maestro e Presidente della Consorteria di Spilamberto Maurizio Fini, è salito a quota 22 il numero delle acetaie comunali certificate nella provincia di Modena, per un totale di 74 batterie, composte da 469 barili, 32 barrique, per circa 20mila litri di capienza e 17mila di giacenza.

Mirandola termina così il suo iter certificativo: ora l’Aceto Balsamico della nostra Città è ufficialmente iscritto alla filiera DOP, entrando nella filiera delle Acetaie Comunali condotte dalla Consorteria del Balsamico Tradizionale. Da oggi inizierà un lungo riposo per le botti e le barrique certificate che fra 12 anni vedranno riconoscersi il prestigioso titolo di “Affinato” e fra 25 quello di “Extravecchio”, pronti per l’imbottigliamento Giugiaro.

Tale certificazione imporrà all’Acetaia cittadina di dover dimostrare annualmente – tramite dichiarazioni ufficiali – all’ente di controllo Kiwa Cermet di aver utilizzato mosti provenienti da produttori altrettanto certificati a garanzia del disciplinare previsto per le Denominazioni di Origine Controllata. In caso di necessità di rincalzi e rabbocchi provvederà direttamente la Consorteria di Spilamberto, in grado di fornire mosto acetificato prodotto nelle cantine di Palazzo Fabriani.

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