I nostri ponti? Tutti in salute ma…..
NUOVA VERIFICA SUI PONTI COMUNALI: TUTTI AGIBILI MA SERVONO FONDI PER MIGLIORARLI
Il Comune di Mirandola, a seguito dei recenti avvenimenti di Genova, ha deciso un’ispezione dei circa 50 ponti comunali, già oggetto di verifica e, in qualche caso, di intervento dopo il sisma del 2012. Il risultato del monitoraggio è oggetto di una lettera che il Comune ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche, alla Regione Emilia-Romagna e alla Provincia di Modena.
La verifica non è stata esaustiva, dal momento che nel periodo primaverile-estivo la presenza delle acque necessarie all’irrigazione non consente un controllo completo dei manufatti; tuttavia, da quanto è emerso, risulta che i ponti non presentano particolari criticità, ma qualche segno del tempo che sarà costantemente monitorato.
Ad eccezione di alcuni manufatti di media importanza (cavalcaferrovia), costruiti in anni recenti e per i quali, dopo il terremoto, sono state approntate misure di adeguamento e rafforzamento, gli altri ponti sono, per lo più, viadotti con oltre 50 anni di vita. Si tratta di ponti piccoli (al massimo 10 metri di “luce”), realizzati su canali di scolo e irrigazione, fabbricati in cemento e, in alcuni casi, con appoggi in muratura. «Lo stato di tali manufatti – si legge nella lettera inviata dal Comune – presenta il normale degrado dovuto al tempo e alle condizioni di piena cui sono sottoposti in alcuni periodi dell’anno per favorire l’irrigazione dei campi».
I ponti non creano problemi per la pubblica incolumità, ma anche in considerazione del generale aumento del traffico veicolare, si ritiene comunque necessario intervenire con una manutenzione straordinaria dal costo complessivo stimato in 2,5 milioni di euro. Per questo motivo il Comune evidenzia al Provveditorato per le Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna la necessità di istituire un fondo statale dedicato a questi interventi.