Fiumi : l’importanza della manutenzione.
FIUMI: L’IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE
Questa volta è andata bene e tenere sotto controllo i fiumi dà buoni risultati.
Con queste parole il Presidente di Confagricoltura Modena Gianfranco Corradi esprime il proprio compiacimento per i lavori fatti sui nostri principali fiumi Secchia, Panaro e Naviglio.
Per fortuna è un lontano ricordo la alluvione di gennaio 2014 che ha portato danni alle aziende agricole per oltre 30 milioni di euro con e oltre 150 domande di risarcimento danni presentate.
Un plauso va fatto a tutti gli attori che gestiscono i nostri fiumi partendo dall’AIPO, dalla Regione Emilia Romagna con la Protezione Civile, i volontari stessi, i Consorzi di Bonifica, nonché gli ATC che con i coadiutori tengono sotto controllo la fauna opportunista (i cosiddetti animali fossori: volpi, tassi, istrici e nutrie). Però occorre non abbassare la guardia se vogliamo che i tragici eventi del 2014 non si presentino più.
La dimostrazione è proprio data dal fatto che se viene fatta la manutenzione, anche se dobbiamo renderci conto dei cambiamenti climatici in atto, il rischio di esondazioni è molto basso.
Ormai è risaputo che il nodo idraulico di Modena va sistemato, diverse opere sono state fatte ma occorre intervenire ulteriormente.
Bisogna ampliare la cassa di espansione del Secchia e sistemare le arginature non ancora rafforzate.
Pure il Panaro necessita di interventi strutturali per far si che le piene possano essere contenute e non provocare esondazioni.
Dobbiamo fare in modo che i lavori già appaltati vengano realizzati al più presto. La pulitura dell’alveo dei fiumi deve essere continuamente fatta per fare in modo che le piene possano defluire senza trovare ostacoli sul percorso.
Non possiamo più dover vivere ore di ansia tutte le volte che arriva una piena.
Lungo i tratti golenali ci sono diverse attività agricole che vanno salvaguardate. Attività che servono a mantenere il giusto equilibrio e a contribuire al buon deflusso dell’acqua e a mantenere solidità alle arginature prospicenti. Questi agricoltori devono essere tutelati ed eventualmente rimborsati per la perdita delle colture in atto.
Occorre dare la possibilità agli ATC, attraverso i coadiutori, di tenere sotto controllo la fauna opportunista per tutto il periodo dell’anno senza limitazioni di tempo e di numeri in quanto la priorità è la salvaguardia della sicurezza idraulica che va a beneficio di tutta collettività e di tutti i cittadini.
Il mondo agricolo c’è e vuole contribuire con la sua presenza sul territorio alla salvaguardia del bene comune.