Ferragosto modenese – Tanti i ristoranti aperti
Tanti i ristoratori che anche a Ferragosto saranno aperti
Pochi i posti ancora disponibili, si va verso il sold out,
“È uno degli effetti collaterali del Covid. C’è chi lo fa per cercare di recuperare fatturato, chi per sfruttare al meglio gli ampi spazi esterni, chi perché ha dovuto riorganizzare il lavoro dopo un periodo di chiusura forzata. Siamo anche in attesa di conoscere quali provvedimenti prenderà il Governo a sostegno della ristorazione. Quanto letto sino ad oggi ci lascia molto scettici” Stefano Corghi presidente del Consorzio di Ristoratori Modena a Tavola.
Anche dai trentadue ristoranti aderenti al Consorzio Modena a Tavola arriva la conferma che nella nostra provincia non sarà un Ferragosto classico, di quelli in cui trovare un bar o un locale aperto dove mangiare risultava quantomeno complesso. Da un sondaggio realizzato in queste ore tra i consorziati emerge infatti che la metà degli chef interpellati passerà il 15 agosto in cucina. “Ovviamente non vogliamo attribuire a questo sondaggio un valore statistico, di certo però emerge in modo chiaro una tendenza nuova. In molti di noi hanno messo in discussione le scelte fatte in passato, modificandole. C’è chi dopo tanti anni sarà aperto per la prima a Ferragosto, ma anche chi lavora prevalentemente nel catering che non ha ancora riaperto” spiega Stefano Corghi presidente del Consorzio Modena a Tavola, titolare del Ristorante di Modena il Luppolo e L’uva di Modena.
“Le motivazioni che hanno spinto molti di noi a rimanere aperti anche in questi giorni possono essere diverse, ma di certo l’effetto Covid c’è. Io, ad esempio, sarò chiuso solo un giorno, proprio il 15. Da lato c’è un desiderio, forte, di ristabilire un clima di normalità, dall’altro vi è la necessità di recuperare una parte di quel fatturato che nel primo semestre è mancato, sfruttando al meglio anche gli ampi spazi esterni. A proposito della perdita di fatturato evidenzio che le anticipazioni lette sui giornali rispetto a quanto potrebbe fare il Governo a sostegno della nostra categoria mi lascia molto perplesso, pur rimarcando che la spinta, di cui si sentito parlare in questi giorni, a favorire il consumo di prodotti tipici italiani attraverso incentivi ci trova favorevoli. In questo modo infatti si fornisce ossigeno ad una intera filiera di cui noi siamo uno dei terminali più rilevanti” conclude Corghi.
Alcuni per l’effetto Covid, di fatto per la prima volta, come nel caso del Ristorante Europa 92 e La Quercia di Rosa di Modena hanno scelto di fare una repentina inversione di rotta rispetto alle loro consuetudini consolidate e di restare aperti il 15 agosto. Una scelta che nasce dalla opportunità di valorizzare gli ampi spazi verdi a disposizione che garantiscono la sicurezza e al tempo stesso un contesto bucolico, e, naturalmente anche dalla speranza di recuperare una parte del fatturato perso a seguito del lungo periodo di chiusura. Diverso il caso del Maneggio di Sestola gestito dai giovanissimi e motivatissimi cugini, Lorenzo Rossetto e Laura Poli che sfruttano, così come la Locanda Zita di Vesale e Cà Cerfogli di Acquaria, se così si può dire, la presenza massiccia sull’appennino modenese di turisti alla ricerca di buon cibo e refrigerio. C’è poi chi, come nel caso dello storico ristorante di Carpi L’incontro la Trattoria Entrà di Finale e I Laghi di Campogalliano, continuerà a tenere i fornelli accesi come ha fatto anche negli anni passati. Rispetto alle proposte, la maggior parte non si scosta dal menù alla carta. Infine, quel che è certo è che si sta andando molto rapidamente verso il sold out, sia a mezzogiorno che la sera.
Scheda
Il Consorzio Modena a Tavola
La mission
“Risvegliare i cinque sensi dei propri ospiti è la missione dei ristoranti consorziati gestendo con sapienza e professionalità un patrimonio prezioso come la tradizione enogastronomica emiliana e modenese, capace di portare alla realizzazione di prodotti tipici straordinari.”
Nasce oltre venti anni fa, nel 1995, e attualmente rappresenta 32 ristoranti della provincia di Modena che hanno come comune denominatore la tutela, la valorizzazione e la promozione della tradizione enogastronomica emiliana e modenese.
Nel ricco panorama della ristorazione, Modena a Tavola è prima di tutto sintesi di un modo di pensare e agire: per questo il Consorzio stabilisce il protocollo di comportamento dei consorziati, in cucina e in sala, e definisce alcuni punti fermi nel percorso creativo degli chef che scelgono di aderire. Un percorso che, pur nel rispetto della tradizione, è in costante evoluzione, passando sempre attraverso l’educazione del palato a gusti e sapori e non dimenticando mai la migliore gestione delle risorse alimentari, per la tutela del territorio, dei produttori e dell’ambiente.
Da ricordare, inoltre, il ruolo del Consorzio come ambasciatore della cultura enogastronomica che svolge in Italia e all’estero sia come organizzazione sia attraverso i propri associati.
La qualità e il rigore che da sempre caratterizzano il lavoro di Modena a Tavola ha permesso di ottenere numerose attestazioni di merito nell’organizzazione di appuntamenti gastronomici in vari Paesi del Mondo.
I presidenti di Modena a Tavola
L’attuale presidente in carica è Stefano Corghi, chef del ristorante “Il Luppolo e l’uva”, prima di lui hanno presieduto il Consorzio Luca Marchini, chef del ristorante “L’erba del re” e Vinicio Sighinolfi, titolare del locale “Vinicio”
I ristoranti consorziati:
Antica Moka
Antica Trattoria la busa
Antica Trattoria Ponte Guerro
Baia del Re
Cà Cerfogli
Cucina del museo
Damedeo
Europa 92
Il Calcagnino
Il Luppolo e L’uva
La lanterna di Diogene
La Nunziadeina
La quercia di Rosa
La Vecchia Locanda Zita
Laghi Campogalliano
Latteria 21
L’erba del re
L’incontro (Carpi)
Osteria dei girasoli
Osteria della Cavazzona
Osteria Emilia
Osteria Francescana
Osteria la Fefa
Osteria Stallo del Pomodoro
Ristorante Anna
Ristorante il Maneggio
Taverna dei Servi
Trattoria Bianca
Trattoria del Campazzo
Trattoria Entrà
Trattoria Pomposa al re gras
Vinicio