Area Nord – Intensificati i controlli
AREA NORD: INTENSIFICATI I CONTROLLI
Saranno intensificati i controlli da parte di polizia locale e forze dell’ordine nei nove Comuni dell’Area Nord (Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola San Felice, San Possidonio e San Prospero) per sanzionare le violazioni alle disposizioni per il contenimento del coronavirus. Verifiche più severe verranno svolte anche nei parchi cittadini e nelle ciclabili.
Intanto la polizia locale dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord ha effettuato, nel periodo che va dall’11 al 17 marzo, 1.702 controlli in pubblici esercizi (bar, ristoranti eccetera), esercizi commerciali (negozi), medie e grandi strutture di vendita. 1.664 verifiche sono state svolte in parchi e aree verdi, mentre sono stati controllati 170 veicoli e 229 persone che sono state anche identificate. 15 complessivamente i reati riscontrati per la violazione alle disposizioni per il contenimento del coronavirus.
Aumenteremo la vigilanza e i controlli sul territorio – spiega Michele Goldoni assessore a Polizia locale e Protezione civile dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord e sindaco di San Felice – per punire tutte le violazioni alle disposizioni per contenere l’epidemia di Covid-19. L’invito che come sindaci dell’Area Nord rivolgiamo ai cittadini è quello di stare in casa. Viviamo un periodo di grandissima difficoltà: ci sarà tempo per le passeggiate all’aria aperta, gli incontri con gli amici, le serate in compagnia, ma questo non è quel tempo. Adesso, per il bene di tutti, dobbiamo restare in casa. Il nostro invito si aggiunge a quello del commissario ad acta della Regione Emilia- Romagna Sergio Venturi. Invitiamo inoltre i nostri cittadini a lavarsi spesso e in modo accurato le mani, igienizzare le superfici ed evitare gli assembramenti».
Inoltre chi verrà trovato a giocare con le slot machines (New Slot) presso tabaccherie o altri esercizi commerciali sarà denunciato all’Autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 8 marzo per il reato previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale in quanto tale uscita/permanenza fuori casa non può costituire “situazione di necessità”.