Giornata intensa ieri, due eventi importanti per tutti i mirandolesi, la visita guidata all’interno del Duomo e l’incontro nel pomeriggio, (in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio”organizzata dal Ministero dei beni culturali) con i progettisti, il Rup dello stabile del Municipio di Mirandola e le due funzionarie della Soprintendenza competenti per il territorio.
Incominciamo dal nostro Duomo.
Solo attraverso le immagini si può capire la complessità dell’intervento. L’interno è letteralmente coperto di impalcature di messa in sicurezza e, se non fosse per un breve corridoio lasciato libero, sarebbe impossibile entrarvi.
Armati di caschetto e scarpe robuste e chiuse, dopo una breve descrizione del progetto ci siamo letteralmente inerpicati sulle impalcature per arrivale sulla sommità dove poggerà la struttura di copertura. Da qui si può spaziare su tutta l’area, ammirare la complessità dei lavori e la piazza sottostante.
Con il cuore, veramente leggero, siamo scesi pensando che, è quanto hanno dichiarato gli addetti ai lavori, a fine maggio, voci di corridoio parlano di fine settembre 2019, la ristrutturazione del nostro Duomo sarà finalmente conclusa.
Il pomeriggio è stato più impegnativo, l’incontro con due funzionarie della Soprintendenza, con i progettisti e con il R.u.p. (Responsaile unico del procedimento), se da un lato è stato interessantissimo dall’altro mi ha lasciato un senso di inquietudine.
Andiamo con ordine.
Dopo la breve introduzione delle due funzionarie della Soprintendenza, che hanno illustrato lo scopo della loro presenza sul territorio, Mirandola vanta, oltre alcuni siti archeologici di notevole importanza, un centro storico che va assolutamente salvaguardato, ha preso la parole il progettista del Municipio che ha illustrato, con slide, la complessità dei lavori su una struttura, il Municipio, gravemente danneggiata (non me la sento d’andare oltre nel cercare di spiegare, non ho le competenze).
A questo punto un senso di inquietudine ha incominciato ad insinuarsi nel mio cervello, confermato poi dall’intervento del Rup che, a mio avviso, è colui che sovrintende a tutto e che,dopo le valutazioni del suo ufficio, “sgancia” i finanziamenti.
Per farla breve, tre figure preposte: Ministero dei beni culturali, progettisti e il Rup ed in mezzo il nostro Sindaco Maino Benatti che in questo momento non invidio.
Di tempi ancora non se ne parla, alla mia domanda è seguito sulle prime un silenzio imbarazzato, solo volati alcuni sguardi tra gli addetti, una lunga disquisizione del Rup ma nulla più.
Una buona notizia però, ha parlato anche il progettista del Teatro Nuovo, anche questo gravemente danneggiato, i lavori inizieranno a breve!
Ci siamo lasciati con la promessa, da parte degli interlocutori, di dare informazioni alla cittadinanza sul proseguimento dei lavori.