Il segreto di Ulisse – Capitolo 27°- Epilogo
I tre ragazzi corsero come pazzi verso la casa di Brando, mentre già un sacco di gente assonnata sbirciava dalle finestre socchiuse per vedere cosa fosse quel trambusto……..
I tre ragazzi corsero come pazzi verso la casa di Brando, mentre già un sacco di gente assonnata sbirciava dalle finestre socchiuse per vedere cosa fosse quel trambusto……..
Poi Marcello, che proveniva dalla piazza principale, proprio di fronte alla chiesa, ebbe un inusuale impeto di romanticismo e bofonchiò: «Certo che con i raggi del sole nascente che ci battono sopra, quel pugnale conficcato nel campanile della chiesa sembra proprio d’oro…»………
Il giovane incontrato da Ulisse scomparve nuovamente per qualche minuto nel folto del boschetto di pioppi, ne ritornò…….
Ulisse non aveva dato ascolto del tutto alla profezia dell’indovino Tiresia: viaggiare a piedi, senza nave, lontano dal mare era per lui inconcepibile. Prima o poi…..
Callìdoros non aveva mai più rivisto l’amico Ulisse: erano passati anni e anni e sentiva che non gli restava ancora molto da vivere. Presto avrebbe…..
Le ore passarono veloci e i ragazzi cominciavano a essere stanchi e avviliti per gli scarsi risultati della loro ricerca.
Non era saltato fuori niente di particolare, tranne……
L’uomo era alto e dal fisico possente, la pelle bruciata dal sole. I capelli nerissimi fluttuavano nel vento mentre, a prua dell’imbarcazione, i suoi occhi scuri come la notte scrutavano lo sconfinato orizzonte………
Il vento gonfiava i capelli di Alice, protesa dalla balaustra del traghetto scalcinato, mentre un gabbiano curioso e ingordo compiva acrobazie per avvicinarsi alla sue mano tesa …….
Il campanile del Duomo stava suonando il quarto rintocco e già da dieci minuti Brando passeggiava impaziente sotto i portici del Comune……..
«Buongiorno, Piccinini, come stiamo questa mattina? E una giornata meravigliosa, il sole splende e i tigli profumano! Su, da bravo, si svegli, che devo misurarle la temperatura!»….