Domenica 17 Dicembre a Mirandola – Concerto degli Auguri
LA TRADIZIONE DELL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO.
Lele è cantastorie e figlio di cantastorie. Carlo e Lauro sono nati e vissuti tra le montagne e le musiche del Frignano. Insieme sono la memoria e la voce dell’Appennino Tosco-Emiliano. La memoria, di chi da 30 anni, spesso insieme a Francesco Guccini quelle montagne le perlustra in cerca di canzoni. Lele le raccoglie dappertutto, ma soprattutto sulle labbra degli anziani, un anno, un mese, un attimo prima che scompaiano per sempre. Ne salva i testi, gli accordi ma anche l’ironia e l’entusiasmo che spesso pervadono personaggi e aneddoti della montagna. E che poi loro riversano a piene mani nei loro concerti. In diretta, proprio come in questo disco, ammiccano e scherzano tra loro, in un infinito gioco, sempre uguale e sempre diverso, che si snocciola davanti al pubblico.
Il gioco, o se preferite, la sfida della canzone, alla quale poi Giorgio Albiani e Silvio Trotta uniscono la sfida della musica, costruendo o improvvisando arrangiamenti spesso impensabili, sempre provocatori. Per questo ogni loro concerto è insieme unico e immutabile nel tempo. Per questo ogni loro concerto è fantasia ma anche rigore.
Le sonorità delle voci e degli strumenti si fondono in un tutto unico: e non te ne accorgi, come se da sempre avessero viaggiato insieme. E il dialetto, la parlata dalle mille inflessioni dell’Appennino Tosco Emiliano, è come il napoletano di Eduardo: ti stupisce all’inizio ma alla fine diventa la tua lingua. Basta lasciarsi coinvolgere. Basta mettere questo disco, chiudere gli occhi e perdersi sulle montagne del Frignano.
MUSICISTI E STRUMENTI:
Lele Chiodi, Carlo Pagliai, Lauro Bernardoni – voci Giorgio Albiani – chitarra Silvio Trotta – mandolino, mandoloncello, chitarra battente, basso acustico
I Viulan sono ormai da anni protagonisti nei piu’ importanti Festival di musica etnica, jazz, e classica. Hanno conquistato il Festival di Edinburgo, FolkEst, “Suoni delle Dolomiti”, accanto ad interpreti come i KronosQuartet, Tatiana Gridenko, Mario Brunello, Ralph Towner, dimostrando tutta la loro attualità. Con “Luna” hanno ricevuto il Disco d’argento della EMI per la ricerca etnomusicologica, sono stati insigniti del Premio “Quartetto Cetra”, accanto alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, sono stati gruppo spalla dei Jethro Tull, ed hanno avuto 4 stelle della critica dal quotidiano di riferimento “The Scotsman” al festival d’Edimburgo.
Nel 2005 “I Viulan”, hanno ricevuto il secondo premio alla V edizione del Festival biennale SharqTaronalari (“Melodie d’Oriente”) di Samarcanda (Uzbekistan), organizzato e promosso dal Ministero della Cultura dell’Uzbeka e dalla Città di Samarcanda con il patrocinio dell’Unesco. I Viulan sono il primo gruppo occidentale ad aver scalato le classifiche di un festival solitamente riservato a musicisti asiatici e comunque il primo gruppo italiano ad essere entrato in graduatoria nei primi 3 posti.