28 Gennaio a Mirandola presentazione del libro: "Speriamo in giorni migliori. Gli ebrei  stranieri a Modena….

28 Gennaio a Mirandola presentazione del libro: "Speriamo in giorni migliori. Gli ebrei stranieri a Modena….

25 Gennaio 2024 0

Uscirà nelle librerie il 19 gennaio 2024 un nuovo volume promosso dall’Istituto Storico di Modena e dalla Fondazione Villa Emma di Nonantola, che racconta la storia degli ebrei a Modena e provincia nel periodo delle persecuzioni razziali.

Il volume, pubblicato dalla casa editrice Giuntina di Firenze, s’intitola:

“Speriamo in giorni migliori. Gli ebrei stranieri a Modena: vita quotidiana, persecuzione, deportazione, salvataggio, ritorno (1933-1947)

Il libro è stato pubblicato grazie al fondamentale contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, dell’Otto per mille della Chiesa Valdese, della famiglia Elsa Borghi-Umberto Broggi e di tre associazioni di Mirandola: La Zèrla, Avis e Università della Libera Età Bruno Andreolli.

Autore del volume è Fabio Montella, storico e giornalista, che ha compiuto un approfondito lavoro di ricerca in diversi archivi nazionali, ricostruendo una vicenda in gran parte inedita e ricca di notevoli spunti di interesse; a partire dal coinvolgimento, tra coloro che si attivarono a favore degli ebrei, di Enzo Ferrari, all’epoca titolare dell’omonima Scuderia e dell’Auto Avio Costruzioni. Ferrari si mobilitò grazie ai propri contatti in Questura a Modena; e proprio su funzionari e agenti della Questura Montella ha compiuto un significativo affondo, evidenziando alcune figure che fornirono aiuto agli ebrei italiani e stranieri, come i commissari di polizia Francesco Vecchione e Giovanni Tedesco e gli agenti Eugenio Rami e Michele Di Canosa.

Il volume è incentrato innanzitutto sulle vicende degli ebrei stranieri che vissero a Modena, per periodi più o meno lunghi, tra il 1933 (anno di inizio delle persecuzioni razziali naziste) e il 1945; ma la ricerca affronta anche le storie degli ebrei italiani, soprattutto quando hanno intersecato quelle degli ebrei stranieri, in occasione dei salvataggi, degli arresti e delle deportazioni.

Erano circa 500 gli ebrei presenti sul territorio modenese quando, il 30 novembre 1943, venne emanato dalla Repubblica Sociale Italiana (Rsi) l’ordine di polizia n°5, che imponeva il loro arresto e deportazione. Erano donne e uomini di ogni età e condizione sociale. Alcuni di loro erano italiani, appartenenti a una comunità da sempre ben integrata nel tessuto cittadino; ma vi erano anche molti ebrei stranieri o apolidi che studiavano all’Università o si erano laureati a Modena, oppure che erano arrivati in questa provincia prima dell’8 settembre 1943 per sfuggire alle persecuzioni e agli effetti della guerra. Tra questi ultimi, vi erano anche i ragazzi di Villa Emma. Gli ebrei stranieri vissero in provincia di Modena, per un periodo significativo della loro vita, in una condizione di estrema precarietà e sotto stretta sorveglianza; con l’avvento della Rsi (e il passaggio dalla persecuzione dei diritti a quella delle vite), la loro stessa esistenza fu messa a grave rischio.

Montella ripercorre tutte queste vicende, seguendo le storie personali fino alle estreme conseguenze: la deportazione nei campi di sterminio nazisti o la fuga oltre la linea del fronte o in Svizzera. Si tratta di un’attenta ricostruzione di un periodo complesso, nel quale anche a Modena coesistevano gesti di grande generosità e concrete pratiche di collaborazione al disegno nazista di sterminio degli ebrei.

La pubblicazione è frutto della collaborazione tra l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena e la Fondazione Villa Emma-Ragazzi ebrei salvati di Nonantola, con l’obiettivo di indagare storie e memorie del Novecento, con particolare riferimento a questioni ed eventi legati al secondo conflitto mondiale. Con l’avvio della costruzione del Luogo per la memoria “Davanti a Villa Emma”, rivolto alla vicenda del gruppo di ragazze e ragazzi ebrei che nel corso del 1942-43 trovarono accoglienza e rifugio a Nonantola, le due istituzioni hanno sviluppato concordemente programmi di ricerca, attività di formazione e laboratori didattici.

Il volume sarà presentato il

20 gennaio alle ore 17.00

Galleria Europa, Piazza Grande – Modena

in collaborazione con Europe Direct Modena

Comitato per la storia e le memorie del Novecento del comune di Modena

 Discutono con l’autore Fabio Montella

Fausto Ciuffi, Fondazione Villa Emma

Metella Montanari, Istituto storico di Modena

 A seguire

28 gennaio ore 10.30 sala Edmondo Trionfini, Piazza Ceretti 9, Mirandola

28 febbraio ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale di Nonantola

 

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