La natura non fa niente di inutile lo scrisse Aristotele, ma ai suoi tempi lo scorrere del tempo era “normale”. Oggigiorno tutto muta rapidamente, tanto rapidamente che nella Bassa Modenese in pochi decenni è completamente sparita la campagna con filari di olmi e pioppi neri maritati alla vite, i prati stabili delle “piantate”, le siepi di confine e tanto altro dove la biodiversità era una realtà. La fauna rimasta ha iniziato un lento ma progressivo inurbamento ed ha eletto i parchi ed i giardini delle città a luogo di alimentazione e nidificazione. Spesso però nei giardini perfetti e curati mancano i siti per la nidificazione e gli insetti e le essenze vegetali di cui si nutrono ad esempio alcune specie di uccelli o che utilizzano le farfalle per riprodursi. Ecco allora che l’uomo, con azioni mirate, può contribuire ad arricchire la biodiversità urbana con l’apposizione di nidi artificiali per passeriformi, rondini, rondoni, di mangiatoie per praticare il bird feeding , piantumare siepi miste che producano fiori per le farfalle e bacche per gli uccelli,  e migliorare, perché no, la condizione igienico sanitaria di una città, rendendola più vivibile.