IPOCRISIA VIRTUOSA?

Il 10 marzo alle 16.00 a  Concordia con gli amici di Politéia insieme a  Nadia Urbinati e Giuliano Albarani.

Dire quel che si pensa, sempre. È questa regola di autenticità che l’ipocrisia mette in discussione. Ed è anche la ragione per la quale è giudicata in modo negativo, come un fatto di incoerenza intenzionale tra pensieri, parole e comportamenti.  Ma società, amicizia e amore non sono possibili senza una qualche dose di ipocrisia. Nel difficile equilibrismo tra il non fare male agli altri e il non fare male a se stessi, l’ipocrisia allena a pensare in maniera complessa e a stare in relazione con gli altri sul palcoscenico pubblico. Esiste dunque  quella che Nadia Urbinati  nel suo libro L’ipocrisia virtuosa (Il Mulino 2023) definisce ‘civility’, affermando che “nelle società fondate  sul diritto la funzione civilizzatrice dell’ipocrisia si mostra nella pratica del politicamente corretto”.